Guardiamo la qualita' dell'informazione in Italia con il seguente articolo pubblicato su Repubblica ed intitolato: Arriva "la rivoluzione Brunetta" Ddl approvato da Consiglio ministri
A giudicare dal titolo e come confermato da Berlusconi dovrebbe essere una vera e propria rivoluzione, ed infatti si vede quanto spazio viene dedicato a descrivere questo evento epocale nella storia italiana:
Tra i tanti cambiamenti previsti, i diversi meccanismi di retribuzione basati sulla premialità: "Solo il 25% dei dipendenti pubblici, e il sindacato è d'accordo, avrà a disposizione il 50% di tutte le risorse destinate alla premialità. - ha anticipato il ministro - Non è stato fatto mai neanche nel privato se non per qualche iniziativa singola".
Il giornalista ha fatto bene a menzionare in anticipo che il sindacato e' d'accordo con questa rivoluzione copernicana della pubblica amministrazione, se il sindacato e' d'accordo ci possiamo fidare ed evitare di leggere il resto o indagare ulteriormente su che casino stanno combinando.
Peccato che il lettore italiano normale non capira' per niente che succede visto che i giornali italiani hanno la pessima abitudine di iniziare con i distinguo, commenti, storielle varie per poi mettere la notizia vera alla fine, ossia quando un lettore normale si stanca e smette di leggere (triste ma vero).
In piu' quando descrive il contenuto di questa rivoluzione lo fa in termini esistenzialisti limitandosi ad una riga per giunta confusa. Speriamo che quando si saranno ripresi dallo sforzo di scrivere possano completare l'articolo elencando ' i tanti cambiamenti previsti'
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